Bruno Gambarotta, Non si piange sul latte macchiato

22-07-2016

Un libro, tante storie tutte in giallo, di Daniele Giordano

Ci sono libri che non terminano mai… altri che si divorano in un amen, l’angoscia ti prende quando soppesi il tomo! In estate, è bello sollazzarsi sotto l’ombrellone o al riparo della calura di una pianta, magari leggendo uno di quei libri che non mandano in ebollizione, la mente. Alle volte potrebbe essere un’ottima compagnia ad esempio, se vi chiedessero cosa significa per voi la frase “Non si piange sul latte macchiato” oppure Racconti in Giallo, voi cosa rispondereste? Intanto pensereste a un errore di battitura o che tratti argomenti delittuosi e misteriosi. Siete lontanissimi dalla verità, almeno in parte ma niente di tutto questo, giacchè stiamo inoltrandoci in una lettura dalle tinte leggermente di colore giallo… poiché in estate, proprio non andrebbe di leggere un giallo seguendo le orme del detective di turno, cercando di scoprire che tra la scelta della nonna sarebbe meglio che morisse la Befana … oppure che “l’anatra laccata” potrebbe essere indigesta come per i gianduiotti (vanto di specialità torinese), tanto per fare esempi! Sapere che il libro è scritto così, senza accalorarsi al punto di trovare la lettura scorrevole, scritta da una penna sagace che mette a proprio agio il lettore, sia sdraiato vicino al bagnasciuga o dov’era l’ombra, or sé la quercia secolare tanto amata dal Pascoli… non è questa la differenza. Chi potrebbe compiere questo miracolo narrativo se non Bruno Gambarotta, uomo perspicace e battagliero al sol pensiero di sostenere la “campagna a favore dei ravioli” per le feste natalizie. Simpatico nel suo essere, proprio per questo egli riesce a coinvolgere anche il più refrattario dei lettori. Nel libro intitolato appunto “Non si piange sul latte macchiato”edito da Manni, trovano una serie di racconti brevi… in giallo, narrati proprio con la pretesa di non farti scervellare, specialmente nel periodo vacanziero, in particolar modo a queste temperature roventi, caso mai dovrebbero aiutarti a mantenere lo stato di rilassamento, scaricando l’eventuale irrequietezza accumulata durante i mesi passati, in una sola parola: lettura spensierata. Se questo è il vostro pensiero... allora è il libro che fa per voi. Attenzione a non farvi forviare dal sottotitolo, non si cerca nessun assassino o trame tessute per aumentare le pulsazioni sanguigne, sono narrazioni abilmente sottoposte alla luce da chi desidera distrarsi in maniera semplice ricercando un colpevole. Del resto chi conosce l’autore, sa con quanto affetto e alle volte con leggera malizia, sorridendo sotto i baffi, crea situazioni che troveranno corrispondenza tra i lettori, iniziando dai nomi tenuti a battesimo, quelli dei personaggi che scoprirete man mano che leggerete il libro.