Elisabetta Cabona, Il desiderio dell'unità perduta

01-09-2016

Armonia, grande meta di una ricerca pacata, di Piera Maculotti

Volare lontano. Vedere oltre. Sognare l'altrove. Al di là di cupe nubi, dure come muri, verso orizzonti alti di luce.È «Il desiderio dell'unità perduta» (pubblicato da Manni, 77 pagine al prezzo di 13 euro) a muovere, ancora una volta, il cuore e la penna di Elisabetta Cabona.È l'incessante, pacata ricerca di un'Armonia come meta alla quale tendono da sempre i versi opera dell'autrice bresciana, già docente di greco e latino al liceo classico Arnaldo.QUANDO Apollo «abbandona/ nella faretra/ tutti i suoi dardi» e nel sereno suona la cetra, allora «sorridente» lo sguardo si può posare su alberi, «farfalle/ e fiori di lavanda». Fiorisce di pace e di conforto il giardino disegnato tra queste pagine delicate; gentile frammento d'un iperuranio calato nella concretezza del quotidiano; spazio di respiro per un'anima che, attenta, sente il richiamo della terra ferita e vede il labirinto della vita.Affanni, inciampi, attese; domande inquiete! . È l'umana precarietà, aggravata al giorno d'oggi nel mondo dal caos di guerre e fame, violenza e follia.La vita è una frontiera; tutto si muove e senza tregua muta in questa nostra «aiuola» che non smette di farci «tanto feroci».Eppure, coltivare il giardino non è (anche) il nostro destino?Curare la Bellezza, «l'infinita bellezza/ che risana». Ascoltare la voce della Natura, ritrovandone «l'alfabeto perduto». Onorare gli affetti, perché «solo l'amore ripristina la vita». Messaggi saldi e vivi di una poesia sommessa, visivamente ricca. Platani d'oro lungo il viale; l'incanto chiaro della luna; un gatto al sole, il cane nel tepore... Aleggiano leggeri i Sogni. Sollevano. Illuminano come certi cari ricordi: l'infanzia, gli amatissimi genitori, l'Eden perduto di una casa allora baluardo sicuro, «perno fermo/ che dava sapore ai voli». POETICHE visioni. Con l'invito a risalire - oltre i «rigagnoli melmosi» - fino al rivolo limpido alla fonte. E là guardare più su, dove il cielo è senza tramonto.