Gianni Miniello, Anche le stelle cadenti

15-11-2009

Il libro è l'amico che ti sta accanto, di Antonello Raimondo

Il ginecologo scrittore Gianni Miniello, torna con il suo secondo romanzo Anche le stelle cadenti (Manni Editori, pp. 121, euro 10) che verrà presentato venerdì 20 novembre alle 18.30 alla Feltrinelli, alla presenza dell’autore, introdotto da Barbara Cirillo. Nonostante i suoi numerosi impegni professionali – consulente internazionale per le Nazioni Unite, docente in diverse università estere, autore di numerosi testi scientifici pubblicati sia in Italia che all’estero – Gianni Miniello, vanta trascorsi successi editoriali. Basti pensare che la sua prima raccolta di aforismi Anche il pirmo amore di lascia una cicatrice: l’ombelico per i caratteri di Schena Editore, ha sorpreso pubblico e critica, raggiungendo il traguardo – impensabile per il genere degli aforismi – di 16.000 copie vendute.
Professor Miniello, di cosa parla questo secondo romanzo che arriva dopo tre anni dal suo Aveva le unghie disegnate, edito da Manni e tradotto anche all’estero?
“È una storia d’amore e di amori, ambientata in Puglia, tra situazioni avvincenti e colpi di scena che si inseguono sino all’ultima pagina.”
Cosa l’ha spinta a ripercorrere l’esperienza del romanzo, vista l’imprevedibile diffusione dei suoi aforismi?
“L’aforisma è una carezza di pochi attimi, che non si esaurisce nello stupore suscitato al suo primo esplodere, ma si continua nel silenzio che lo segue. Il romanzo comunque è un rapporto prolungato con il lettore, un bisogno di raccontare ed essere frugati, un antidopo alla propria solitudine. Per dirla con la compianta Alda Merini: ‘Così spero che qualcuno bussi alla mia porta, non solo il vento’.”
Un bisogno di raccontare, ma quanto c’è di autobiografico in un romanzo?
“Giorgio Faletti ha scritto Io uccido ed in seguito Io sono Dio, eppure non è né un serial killer, né un mitomane. Un romanzo non è lo specchio dello scrittore, ma un vetro smerigliato che nega la trasparenza, regala l’enigma e quindi rinvia alla seduzione. Dietro quel vetro smerigliato si muovono coriandoli colorati che regalano al lettore l’ullusione di riconoscere sagome e situazioni. Questo è il vero legame tra lo scrittore e chi lo legge, una complicità fatta di dialoghi, pur restando in silenzio. Un libro sul comodino è il compagno più intimo: aspetta che ti addormenti per farti visita nei sogni.”
I proventi dei cinque libri di aforismi dei due romanzi sono stati devoluti per l’acquisto di strumenti diagnostici per la lotta contro il cancro dell’utero, nei Paesi in via di sviluppo.