Melina Barbati, Le tele del tempo

01-03-2011

Per competenza, di Roberto Carifi

Melina Barbati è nata e vive a Foggia, dove insegna nella scuola primaria.
Da qualche anno compone poesie, per le quali ha ottenuto significativi riconoscimenti. Suoi racconti e liriche sono presenti in varie antologie.
Si diverte a scrivere storie per bambini.
Melina Barbati mi fa dono di un libro di poesia, intitolato Tele del tempo (Manni). È una silloge molto bella, di un moderno lirismo, che alterna ombre e luci.
Si potrebbe dire che è un libro di struggente malinconia, ma che sa alzarsi in un cono di luci.
Antonella Cagnolati scrive nella prefazione: “Melina Barbati è donna di profonda sensibilità e sa guardare il mondo attraverso una luce sapiente che rimanda al lettore riflessi di umanità nei tempi e nei luoghi dove meno ci aspetteremmo di reperirla. Nel suo dolente piegarsi verso la pena altrui, l’Autrice conduce per mano il lettore verso un percorso di mitigazione della crudeltà del dolore stesso”

Campo bruciato
Dritto è il sentiero
nella distesa nera, morta
che prima d’oro sorrideva al sole.
Immensa corre verso l’orizzonte.
Io avanzo lenta.
Nessuno a casa mi aspetta.