Paola Baratto, Saluti dall'esilio

27-04-2010
Lo scaffale, di Francesca Dallatana

A questo romanzo Paola Baratto affida una provocazione. Alla narrazione delega domande poste con un’ironia ad un passo dal sarcasmo. Dove comincia e dove finisce la rappresentazione della realtà? Se lo chiede raccontando una storia. Un opinion maker e il suo ghostwriter: il primo vive la promozione sociale che dallo spettacolo lo traghetta ad un agone sociale più alto, mentre il secondo rimane nell’ombra. Ad un certo punto la realtà, nella sua quotidiana ruvidezza, mette in discussione la menzogna (o forse la necessità) della rappresentazione.