Pasquale Scalone, Verso le cose perse

13-01-2014

L'apocalisse e la speranza, di Ferdinando Sallustio

Cosa ci accadrebbe se, improvvisamente, una catastrofe distruggesse le comodità della nostra tecnologia? E se, per di più, un misterioso morbo colpisse i superstiti? Cosa saremmo capaci di fare, noi, persone normali, affette da “normalite” acuta?
 A queste domande non da poco risponde, con il suo romanzo Verso le cose perse (Manni Editore, 262 pagine, 17 euro),l’autore ostunese Pasquale Scalone, che la sera di domenica 22 ha presentato il volume, appena pubblicato, nella Biblioteca comunale di Ostuni, con un pubblico di più di duecento persone, curiose ed attente per tutta la durata della presentazione. Con questo libro Pasquale Scalone, maggiore della Guardia di Finanza, fa un folgorante esordio nel mondo della narrativa, confermando le sue doti di lettore onnivoro e di acuto recensore di volumi già mostrate negli articoli scritti per il mensile “Lo Scudo”.
“Verso le cose perse” è un libro di fantascienza, allo stesso tempo apocalittico e pieno di speranza, commovente ed ironico, attento a valori fondamentali come l’amicizia, la libertà, il coraggio: è il racconto del viaggio che la carovana dei protagonisti compie per raggiungere il mare e procurarsi l’acqua che lenisce le ferite del morbo e per diventare Padri rifondatori di una nuova civiltà. E’ la metafora di un viaggio anche nel nostro mondo attuale, nella nostra comunità, nella nostra famiglia e dentro noi stessi, alla ricerca delle “Cose perse” che danno senso alla nostra vita: la comunicazione, le infrastrutture, l’organizzazione sociale, ma soprattutto l’amore per la vita e per la cultura, che, come affermava il grande Cesare Zavattini, non è altro che “creazione di vita”.A far da corona a Pasquale Scalone c’erano il Sindaco Domenico Tanzarella, i lettori dei brani Antonella Colucci e Francesco Roma, il musicista Giovanni Francioso che ha salutato il pubblico con il suo violino, Paola Cirasino referente del Presidio del Libro di Ostuni, Lorenzo Cirasino, presidente dell’UNITRE, Giusi Santomanco del Circolo dei Lettori e Ferdinando Sallustio per “Lo Scudo”.