Velio Abati, Domani

04-12-2013

Nel romanzo di Velio Abati un'epopea corale, di Irene Blundo

La libreria "Palomar", in Corso Carducci a Grosseto, ospiterà domani alle 17 la presentazione del romanzo Domani di Velio Abati. L'insegnante grossetano ha già pubblicato diversi volumi di poesia, narrativa, teatro, saggistica; e ha diretto per quindici anni la Fondazione Luciano Bianciardi. Il romanzo Domani, pubblicato da Manni, intende fare di un particolare contesto storico-geografico un exemplum di storia generale. Le date estreme, presenti per quanto dissimulate, sono 1797 e il 1944. L'ambientazione scelta è la bassa Toscana, mentre la vicenda si può definire un'epopea corale. I vari personaggi sono sottoposti a due linee di forza imperniate su due comunità confinanti, al cui interno predominano due diverse famiglie.
Altre fratture, più classicamente sociali e politiche, complicano i giochi di alleanze e di conflitto. La lotta per la terra, le trasformazioni del primo Novecento, le guerre, le rivolte risorgimentali e europee, la resistenza, le migrazioni si susseguono intorno ai destini multiformi delle persone. A precedere il prologo del romanzo Domani è un "avvertimento" al lettore da parte dell'autore: "Il mondo che vedi prender vita nelle pagine seguenti, oltre alla lingua e a una misura, ha generato anche il proprio ordine del tempo". Nel primo capitolo della quarta parte irrompono vicende del 1845, nel secondo del 1859. Dal terzo al sesto capitolo di questa parte il lettore si troverà nel biennio 1848-49, per poi scorrere dal 1854 al 1861. "Sappi, tuttavia, che fughe prospettiche -avverte l'autore - rampollano in tutti gli angoli e in qualsiasi scorcio di vita"