Antenate bestie da manicomio
Antenate bestie da manicomio
Una donna sul palcoscenico
Un giorno io ho perso una parola
sono venuta qui per dirvelo
e non perché voi abbiate risposta
Non amo i dialoghi o le domande:
mi sono accorta che cantavo in una orchestra
che non aveva voci
Ho meditato a lungo sul silenzio,
al silenzio non c’è risposta
Qualcuno da casa mi ha portato delle lettere
le ho buttate
non avevo fogli su cui scriverle
Poi mi si sono avvicinati strani animali come uomini
di antenate bestie da manicomio
qualcuno mi ha aiutato a sentirmi unica,
mi ha guardato
Pensavo che per loro non c’erano semafori,
cartelli e strade
Questo posto sgangherato come il mio cervello
che ha trovato solitudini
Poi è venuto un santo che aveva qualcosa da dare
un santo che non aveva le catene,
non era un malfattore,
l’unica cosa che avevo avuto in questi anni
L’avrei seguito
finché un giorno non sapevo più innamorarmi
è venuto un santo che mi ha illuminato come una stella
Un santo mi ha risposto: perché non ti ami?
è nata la mia indolenza
Non vedo più gente che mi picchia
e non vedo più i manicomi
Sono morta nell’indolenza.