Aspettando Corot
Aspettando Corot
Passato e presente si mescolano in uno scenario mondiale dove la logica spaziotemporale è andata in vacanza e molti personaggi realmente esistiti (artisti, scrittori, cantanti, attori e così via) si trovano a dover attendere l’arrivo di qualcuno. Chi sia questo qualcuno lo si dichiara fin dalle prime battute, ma nessuno lo vede, e nessuno conosce il vero motivo di un’attesa che a tratti si fa giocosa, a tratti nervosa, a tratti ridicola o violenta e produce spesso curiosi dibattiti, più o meno ricchi di verve dialettica.
Fra narrativa e teatro, il testo scandaglia vari fronti, dall’arte al cinema, dalla psicanalisi alla musica, dalla letteratura alla moda.
Divertissement postmoderno e apologo ironico, filigranato da un’anamnesi kafkiana e beckettiana, Aspettando Corot ci consegna un responso che non fa una piega: attendere, per quanto logico o assurdo sia, è il nostro destino.