Che non si muore per amore
Che non si muore per amore
E da qui, ci siamo passati tutti... La delusione d’amore è una di quelle esperienze che, ahi noi, capita a chiunque, in ogni epoca e latitudine.
Come si reagisce? Come si affrontano l'abbandono, il tradimento, l'amore non corrisposto?
Con un arcobaleno variopinto di risposte, dalle tonalità nere della disperazione al rosa confetto del “morto un papa se ne fa un altro”, fino ai rimedi delle fattucchiere e alla shopping terapia. Oppure ascoltando i consigli dei grandi scrittori e pensatori che, pure loro, ci son passati...
Questo è un manuale di sopravvivenza, un’antologia che partendo dalla letteratura antica e arrivando ai giorni nostri suggerisce tecniche, pratiche e regole per vincere lacrime e autocommiserazione.
L'importante, a quanto dice Ovidio, magister remediorum amoris, è distrarsi, con il lavoro, lo sport, lo studio; circondarsi di amici e non restare mai soli; richiamare alla memoria i momenti brutti trascorsi con l’amato e enfatizzarne i difetti; fare sparire i suoi regali; evitare qualunque sconvolgimento emotivo, compreso quello della poesia e del teatro; e male che vada, ricorrere alle pozioni magiche.
Posto che un rimedio ci sia: “Io mi sono talmente trasfuso nell’altro che, quando esso mi viene a mancare, non riesco più a riprendermi, a ricuperarmi: sono perduto per sempre”, scrive Roland Barthes. Ma noi siamo più ottimisti: “In questo percorso il dolore irrompe in tutta la sua vitalità, dinamico come la gioia, lento come le lacrime, e sempre alla ricerca del sorriso”, dice Barbara Alberti nella Presentazione.
Testi di Omero, Saffo, Euripide, Meleagro, Catullo, Virgilio, Ovidio, Dante, François Villon, Pietro Bembo, Gaspara Stampa, Pierre Ronsard, Tommaso Campanella, Pietro Metastasio, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, George Sand, Charles Baudelaire, Georges Bizet, Pietro Mascagni, Guillaume Apollinaire, Guido Gozzano, Corrado Govoni, Piero Jahier, Sergio Corazzini, Pascual Contursi, Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti, Federico García Lorca, Anna Achmatova, Pablo Neruda, Frida Kahlo e Diego Rivera, Roland Barthes, Renato Carosone, Elio Pagliarani, Lucio Battisti, Chico Buarque, Bobby Solo, Fabrizio De André, Riccardo Cocciante, Michele Mari, Aldo Nove, Luciano Ligabue, Vinicio Capossela, e un'appendice popolare di canti pellerossa, dal Salento e dalla Sicilia.
Gentile lettrice/lettore, so bene che avrai da ridire sulla scelta dei brani antologizzati, che ne troverai di superflui e manca qualcuno che giudichi particolarmente significativo ed appropriato e che non sarebbe dovuto mancare: ti consoli sapere che già il curatore non è pienamente soddisfatto; e comunque questa è la sorte di ogni antologia, d’essere insieme carente ed eccessiva.
Per questa ragione, ti chiedo una duplice benevolenza: d’essere indulgente sia per le assenze che per le ingerenze, e inoltre di comunicarmele, e sii certa/o che in una prossima auspicata edizione ne terrò la massima considerazione.
Piero Manni