Fantasmi
Fantasmi
Fantasmi raccoglietre storie di donne in un territorio compreso tra Milano, Monza e la Brianza, il Ticino svizzero, Ravenna e Trieste; mappa implicante, però, ben altre escursioni geografiche, essenziali alle tematiche affrontate: l’Ucraina di fine secolo e, addirittura, l’antico Egitto dei faraoni. Ma per le protagoniste si dimostra più determinante il viaggio nel tempo, concreto e interiore, che, dall’industrializzazione lombarda del XX secolo e attraverso la deriva di guerra e dopoguerra, sfiora, tra conflitti, equivoci e tradimenti, il margine stinto e fangoso della crisi in atto. Appaiono allora sorprendenti le fughe nella/della memoria verso registri mitici dell’Ignoto e ciononostante reali: le verità cantate dai vati, gli intrighi del basso impero bizantino e l’eresia di Akhenaton; evasioni idonee a trasformarsi in capsule di salvezza.
Il “fantasmatico”, materia della narrazione, penetra zone e faglie fonde, aggrovigliate e quasi insondabili, dell’umana coscienza nei suoi misteriosi rapporti con l’infinità del cosmo.
Dagli strumenti ectoplasmatici di Uno scherzo innocente alle prove amare di Disamore, il motivo conduttore è sempre una sorta di sacrificio o di amputazione, di cui La chioma di Berenice rappresenta assai più che una metafora.