Nelle opere di Federigo Tozzi, lo spazio narrativo e l’energia espressionistica dello stile si generano dalla tensione tra due opposte tendenze, quella masochistica all’autodistruzione e quella, paradossale, alla riconquista del significato attraverso l’autodistruzione stessa: della quale è figura il sacrificio di Cristo. Secondo Franco Petroni, l’ideologia cristiana, vissuta da Tozzi come una sonda che illumina la zona più oscura della nostra anima, è la chiave indispensabile per comprendere la sua narrativa.
Franco Petroni è ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Perugia. È redattore di "Allegoria" e "Moderna" e collabora alle principali riviste di critica e teoria della letteratura. Ha scritto su Manzoni, Verga, Svevo, Pirandello, Tozzi, Slataper, Pea, Fenoglio, Calvino, sul canone della letteratura del Primo e del Secondo Novecento e sul rapporto tra psicoanalisi e critica letteraria.
Indice
Premessa
L’eredità di Debenedetti
“Mistero” e dignità dei personaggi di Tozzi
L’ideologia del sacrificio
La logica del paradosso
Arte e egoismo
Bestie: logica simmetrica e reversibilità temporale
La funzionalità narrativa della descrizione in Bestie
La figura della negazione nei Ricordi di un giovane impiegato
Ciclicità e linearità nella narrativa di Federigo Tozzi.
Analisi della novella Il cieco
Tozzi: la poetica e le strutture narrative
Tozzi ragionato