Il reale falso
Se le emozioni dello spettatore durante la visione sono reali e veri, allora un film può essere definito un “fatto” reale e vero? E cosa accade quando il cinema si pone in presa diretta con la realtà? E che succede quando è la stessa realtà ad essere costruita artificialmente?
Giovanni Invitto è ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università del Salento. Nel 1987 ha fondato il quadrimestrale di filosofia “Segni e comprensione” (Manni), che dirige. Tra le sue pubblicazioni: Le idee di Felice Balbo (Il Mulino 1979); Sartre dal “gioco dell’essere” al lavoro ermeneutico (Angeli, II ed. 2005); La tessitura di Merleau-Ponty (Mimesis 2002); L’occhio tecnologico. I filosofi e il cinema (Mimesis 2005); Fra Sartre e Wojtyla. Saggi su fenomenologie ed esistenze; Idee e schermi bianchi. Filosofia e cinema tra il mito e il falso, entrambi Mimesis 2007. A sua cura anche La fenomenologia del mito. La narrazione tra cinema, filosofia, psicoanalisi (Manni 2006).