La felicità è una lunga pazienza
La felicità è una lunga pazienza
Quella domenica facevano due mesi esatti da quando Tommaso era stato richiamato alle armi in Egeo, nel giorno di Santo Stefano.
Allungandosi verso la credenza, Maria prese tra le mani la foto che li ritraeva assieme sorridenti, in una chiara mattina estiva di tanti anni prima.
Dopo l'8 settembre 1943, il capitano di fanteria Tommaso Melisurgo, ferito sul campo a Kos, viene fatto prigioniero e deportato in Germania come “traditore badogliano”.
La giovane moglie Maria, rimasta a Potenza con i quattro figli, si trova ad affrontare mille difficoltà, tra cui i bombardamenti alleati che mettono a dura prova la popolazione.
Tommaso e Maria vivono, ciascuno con il costante pensiero all’altro, una storia di fede, d’amore e di guerra. In un teatro d’azione che va dall'Italia del Sud, al Dodecaneso, alla Germania, i loro destini personali sembrano lacerarsi e perdersi. Ma ritroveranno una strada comune nella consapevolezza che le storie individuali muovono i propri passi nella Storia, e che vivere, sul piano personale e su quello civile, significa resistere.