La parola dell’assente

La parola dell’assente

copertina
anno
2008
Collana
Categoria
pagine
80
isbn
978-88-6266-064-8
9,50 €
Titolo
La parola dell’assente
Prezzo
10,00 €
ISBN
978-88-6266-064-8
La poesia è parola dell’assente. Ma è anche presenza nel silenzio, in ciò che non dice. I versi percorrono, nella propria vena, le vie irriducibili delle opposizioni che determinano il divenire.
Così il linguaggio poetico è l’indefinibile, diversamente da quello delle scienze, che hanno bisogno di de-finire.
 
Gaetano Ciao è nato e vive ad Eboli (Salerno).
Questa è la sua sesta raccolta poetica.

PRIMI VERSI

D’ogni terzo pensier stimando affine,
tra il falso e il vero, il terzo incluso
tra gli opposti, cotali senza fine
essendone il medio ognora escluso
l’uno n’emerge, tal, nel suo confine
che l’altro riapre, nel fianco intruso
già dall’eden, comune avendo il fine
e contrario il moto, e mai conchiuso
il verbo, senza pace tra gli ulivi
se vivo, d’altra voce, si protende
or dell’essere l’altro, da proclivi
tralci di ver, tra ceneri di secoli
e nuovi nidi e antiche tende
nomadi pur al gemito dei pargoli.

Il divenir d’antico lume elegge
a stimmata del verbo il dissenso
tra i contrari e ascrive a legge
ciò che muta e ne rinnova il senso
nell’acqua fluente e ne corregge
il corso, nel tempo, e l’io penso,
laddove l’alienarsi in altro regge
dell’uno l’altro vero nell’immenso
riverberar del Logos, che sempre è
e che gli uomini sempre non intendono
né prima d’udirlo né quando una
volta lo hanno udito, così che
separar mai verità veruna
si può dal falso, e ragione e intento
dall’irrazionale, dal patimento.

Nulla può predicarsi d’una cosa
eccett’il nome, ovvero il segno
di un oggetto, nome che riposa
in verginal idea, nel disegno
dell’essere in sé chiuso, qual rosa
in eterno ascosa, fuori del regno
della natura, cui vi si posa
e vento e acqua e l’oscuro, pegno
del rifiorir del polline, donare
altro bocciolo, verbo d’altra mente,
ad altra sponda, là dov’il mutare
volge e rinnova il moto al morente
vero, a ciò che è, per predicare
là, di ogni gente, l’altro, l’assente.