La porta della notte

La porta della notte

copertina
anno
2008
Collana
Categoria
pagine
104
isbn
978-88-6266-050-1
11,40 €
Titolo
La porta della notte
Prezzo
12,00 €
ISBN
978-88-6266-050-1
nota
Prefazione di Mario Artioli
Questa raccolta poetica copre tre anni e presenta un andare e venire da un’esistenza nell’alternarsi di luci e ombre, di pubblico e privato.
Scrive nella Prefazione Mario Artioli: “È un libro dolente, aspro e pur tenero e trepido, al cui fondo resiste una esplicita, vittoriosa fiducia nella poesia, nel ruolo del poeta.”
 
PRIMI VERSI

Traverso la terra che mi ha dato seni e fianchi

e il fiume che mi ha battezzato

la mia Lombardia luterana dai commoventi pioppi

questa eterna infinita pianura

che gira come raggi di un cerchio perfetto.



Già nei tramonti di settembre

tenera quella foschia dice è autunno.

Trascolora la nebbia nei giorni

materna abbraccia più discreta della pioggia.

Fuori dalla città nel nulla ormai denso

sfiorano i camion e si dileguano.

Il silenzio intorno perde il mondo.

È l’umido azzardo che ogni giorno

familiare avviluppa la vita.



Diversa sì diversa è la bruna vertigine

che in un ripido bagliore

precipita nel mare di Sorrento.



Ma io l’abbraccio questa pianura di pace

come il cespuglio che voltate le spalle

all’angoscia dell’autostrada

si abbarbica al palo della luce.

Nella rumorosa solitudine dell’Universo
un ricciolo di materia prese forma
2… 4… 8… 16…
e diventò me
pianeti in stand by più intensi sfavillarono
mi cullarono i segni zodiacali
leggero danzai nel nulla del tutto.

Ma le stelle non possono scegliere.
Esplose la mia pulsante stella
in un attimo infinito
brancolai negli spazi interstellari
giù sempre più giù precipitai.

Caldo mi accolse il ventre della donna
nella stazione azzurra. Nacqui al fischio della littorina.

Lontano oltre il viale dei tigli
nella piazza del teatro Gigli cantava Mamma
solo per te la mia canzone vola

“Però nessuno può toglierti quello che hai ballato”
dicono gli Argentini.
Per questo dentro me risuona
la musica dell’Universo.

Poi abbiamo traslocato.