La storia del califfo Hakem
La storia del califfo Hakem
«Ma, questa pasta è hashish, se non mi sbaglio», rispose lo straniero, allontanando la tazza nella quale Yusef aveva posato una porzione della fantastica mistura, «e l’hashish è proibito».
«Tutto ciò che è piacevole lo è», disse Yusef, inghiottendo una prima cucchiaiata.
La storia del califfo Hakem, pubblicato per la prima volta nel 1847, è un piccolo gioiello che si impone per la radicalità delle tematiche: narra la vicenda di un eretico musulmano che si proclama dio dopo aver assunto dell’hashish, desidera sposare sua sorella e guida un popolo di diseredati, pazzi e criminali in una sanguinaria rivolta.
Hakem è un eroe ambiguo: folle vittima della droga o profeta ispirato? Despota feroce o sovrano illuminato? Eroe civilizzatore o semplice preda di un desiderio incestuoso?
In appendice, il saggio di Francesco Ghelli illustra la modernità di Gérard de Nerval e contestualizza i temi principali del racconto nella Francia dell'Ottocento, tra psichiatria, uso di sostanze stupefacenti e rapporti con l'Islam.