Il progetto La Voce Regina, la poesia sonora dalle origini a oggi, trae origine dall’idea di rendere fruibile a un pubblico ampio il materiale di poesia sonora e fonetica raccolto dall’Archivio 3Vitre di Polipoesia, in oltre trenta anni di lavoro, e nel contempo, recuperarlo sottraendolo all’implacabile usura del tempo, soprattutto alla luce delle moderne tecnologie che ne consentono un perfetto restauro. Al momento, la scelta è caduta su questo primo nucleo, per rendere consultabile un materiale non sempre trattato con la dovuta considerazione critica e, soprattutto, di non facile accesso.
La Voce Regina, ovvero la poesia sonora in pubblico, si articola attraverso due postazioni interattive e multimediali, installate in permanenza presso la Biblioteca Sala Borsa di Bologna e la Biblioteca del Dipartimento di Italianistica, presso l’Università di Bologna. In questo primo nucleo 103 poeti che hanno fatto della voce l’essenza della loro sperimentazione sono presenti con ampie campionature prelevate dal loro lavoro sonoro. La selezione parte con i Futuristi sia italiani che russi, affronta le origini della poesia fonetica con il movimento Dada e giunge con il Lettrismo francese alla vera nascita della Poesia Sonora a metà del secolo scorso; la ricerca si articola a livello internazionale a tutto campo, presentando anche gli esiti più recenti della Polipoesia.
Finalmente, un materiale che ha segnato, poeticamente parlando, il cammino letterario del secolo passato, trova degna collocazione, all’interno di importanti istituzioni culturali, grazie alla collaborazione dell’Associazione Interculturale Polo Interetnico (AIPI) e al finanziamento della Fondazione Carisbo di Bologna.
Indice
Enzo Minarelli
La Voce vola alta
Angelo Guglielmi
Poesie lette dagli autori
Gian Mario Anselmi
L’aura da prestigiatori e lo sperimentalismo maledetto
Roberto Pasquali
All’udito del poeta tutto è suono
Simona Brighetti
Vado in biblioteca e ascolto una… poesia!!
I poeti sonori in pubblico per La Voce Regina
Enzo Minarelli
Il Manifesto della Polipoesia