L’equazione e la nuvola
L’equazione e la nuvola
leggevo Keats
veloce è entrata
dalla finestra una nuvola
– le pagine del libro se ne intridono –
se voglio toccarla fugge
spirando verso la cupola moresca
bellezza è verità
ripete il libro
e ora questa nuvola
protagonista di una storia
cela i colori
si diffonde al giallo dei lampioni
soffoca infine il bianco
non fanno dunque più parola
le colombe bianche
gioca Afrodite con la schiuma
contro le sabbie bionde dell’Africa
Dirac o della bellezza
dove le passate beltà
in quali memorie
attivano le loro vite non eterne
e dove l’Ericina dai seni teneri e saldi?
la bellezza in questa sala
si slancia dall’equazione di Dirac
i segni a cui la mente guidò la mano
un disegno
essenziale nella raccolta penombra
dove infine
non dubito che cantassero i pianeti
prima che nuovi angeli imponessero
“rumori non più canti!”
e dura e calpestabile la soglia
dove l’uno nell’altro trapassa
sempre più in alto
dove infine muto e sordo è lo spazio