L’infanzia delle cose
L’infanzia delle cose
Ci ho pensato e mi è venuto da pensare che io mi metto paura di una cosa che sta in tutte le cose e che pure se non la vedi lo sai che ci potrebbe stare.
Anni Ottanta. Napoli, Rione Sanità. Antonio Bacioterracino ha quindici anni. Il padre Patrizio, cantante invischiato con la camorra, muore per un’overdose di eroina, e il resto della famiglia si trasferisce a Madrid, nel quartiere di Lavapiés, covo della comunità gitana.
Ma di luoghi comuni, qui, neanche uno.
Realismo magico napo-latino e una lingua che fa scintille nell’incontro tra due culture, a rincorrersi tra violini, incendi, un cane che imita il vibrato di June Christy, scarafaggi, ajuntadoras e magliari napoletani.
Puoi ascoltare l'intervista a Fahrenheit di Tommaso Giartosio ad Arena del 22 ottobre 2009 qui: http://www.radio.rai.it/RADIO3/fahrenheit/mostra_libro.cfm?Q_EV_ID=300866
Guarda il booktrailer qui:
http://www.youtube.com/watch?v=0t5R7Xt5_Zk
L'autore, attraverso un parlare rapido e incisivo, privo di orpelli, ci conduce dentro un mondo dove il realismo magico fa da padrone e dove il limite tra vivere e non vivere è talmente sottile da apparire impercettibile.
Una prima prova d'autore interessante non tanto e non solo per la storia/le storie ma soprattutto per l'uso del linguaggio e per l'intensità delle emozioni che riesce a trasmettere al lettore.