Lo sposalizio della vergine
Questa raccolta poetica è una sorta di metafora di un viaggio irrinunciabile e continuo, una forma anche psichica della cura di sé, che avviene nell’esperienza dello spazio del profondo e che la stanzialità non può eludere.
Scrive nella Prefazione Gilberto Lonardi: “Immagine del Kósmos è, per l'autrice, il giardino. L'amato asilo che circonda la propria casa. Anche, magari, quando lo sconvolge la tempesta. Il giardino, lungo il libro, diventa sfondo, quinta dell'anima che cerca stabilità e quiete. Anche se restano alcune bellezze donate per sempre dalla vita vagabonda. Il Kósmos è la meta che non in un altrove, ma anzitutto nel qui, offre la vita”.