Malinconie di spogliarellista
Malinconie di spogliarellista
Questi racconti di Lacatena si svolgono sotto il segno di una furiosa stranezza: vi parla nei modi più diversi, con una furia smodata ed incontenibile, una sorta di “voce del sottosuolo”, aggressiva e stralunata, narcisisticamente presa nei propri eccessi, nelle proprie perversioni, nelle proprie recitazioni insieme ingenue e disperate, che precipitano più volte nel comico e nel grottesco.
Giulio Ferroni
Il bello di questi racconti, alcuni dei quali bellissimi, è quando Lacatena crea situazioni paradossali, fra Tozzi, Kafka e Pirandello, puntando su toni leggeri e surreali e magari facendo esplodere la crudeltà in un graffio solo. Ma è l’insieme della raccolta che conferma Lacatena scrittore di rango. La sua scrittura è velenosa e paradossale, il suo umorismo freddo e stravolto.
Romano Luperini