Nelle vene

Il tempo proprio di questa poesia è un presente assoluto che – nella necessità del verso – raccoglie e mette in movimento la sincronia delle epoche e delle situazioni, dei sentimenti e degli eventi, del corporeo e dell’immateriale. E il cronotopo che vi domina è quello di una cucina dell’anima, nella quale si raccolgono e si mescolano gli ingredienti di una vita auscultata nelle sue sedimentazioni minime: improvvisi sussulti, particelle di racconto, emozioni alla ricerca di una qualche durata, flashes memoriali di straordinaria efficacia evocativa, bagliori dell’inconscio, ricostruibili per via sintattica attraverso il passaggio repentino dalla linearità di partenza ai modi dell’anastrofe, dell’iperbato, della sospensione progressiva e spesso inattesa di ogni nesso logico.