“Femina è cosa mobil per natura”: è così che la pensano gli uomini, dalla Bibbia a Esiodo Eschilo Euripide, fino a Petrarca e via di seguito. Eccole dunque rapite tradite abbandonate: Elena, Briseide, Europa, Andromeda. E, rapite, non soltanto nel mito; anche in tempi recenti: Lucia Mondella o l’Isabelle di Gautier. Donne “celestiali”, queste, direbbe Virginia Woolf, come Pamela la fortunata servetta di Richardson. Tuttavia non mancano le “depravate”, come quella certa Caterina raccontata dal russo Leskov. Storie di donne: se ne potrebbero raccontare!
Maria Teresa Lanza, già docente di Storia della critica, può finalmente godersi la sua pensione raccontando le belle storie che la letteratura generosamente fornisce. Con Manni ha già pubblicato Storie di maghi e di magie (2007), Incontri di autori (2008), L’infanzia dei grandi (2009).