Taglio di mondo
Taglio di mondo
Giorgio Luzzi
Guai a chi sorpassa la riga gialla
la rompe nel sonno
e innalza
il grappolo d’onde di una cetra
per finta lo getta nell’Ade
scuotendo lo spazio tranquillo
dei cani lanternai
che dicono ave, siamo noi
il tuo varco
Proprio su quella riga
su quella riva
su quell’orlo di vascello
Tutte le ipotesi relative al tempo
e allo spazio del demiurgo cattivo
che ci avrebbe urtato di notte
in un’umida roulotte
sembrano cattive
e confortano soltanto il ritmo
impagliato di Euridice
– zum zum – la vecchia volpe da viaggio
che ha due biglie verdi al posto degli occhi
per posarle negli angoli vuoti
nei ritagli del nostro vedere.