L’hacking è condivisione di conoscenze, un potente motore dell’innovazione, sociale e tecnologica, consapevolezza che il sapere è frutto di un processo di accumulazione creativa di generazioni successive di inventori e che privarne gli altri è un furto: “privato” come participio passato di “privare”.
Un dizionario ragionato dei termini più significativi della cultura hacker, in cui di ogni voce si dà definizione, interpretazione e storia.
Di Corinto, con sguardo critico e tutt’altro che neutrale, sfata i pregiudizi e fa luce sul mondo della controcultura digitale, spesso percepito come illegale e pericoloso.
Dalla A di Anonymous alla W di Wikileaks, passando per Bitcoin, Defacement, Free software, Gnu e Media activism, l’autore ci accompagna alla scoperta di uno dei movimenti più attivi nella lotta alla globalizzazione capitalista, nella tutela della democrazia partecipata, della condivisione del sapere e della libera circolazione della conoscenza.
Lemma dopo lemma, emerge la prospettiva politica dei “pirati informatici” e il senso della loro battaglia fatta a suon di decrittazioni e remix.