Nichi Vendola: i libri
Nichi Vendola: i libri
Il candidato del centro-sinistra alla presidenza della Regione Puglia, più noto per il suo impegno politico e civile ed in particolare contro la criminalità organizzata, è anche raffinato poeta e saggista. Per i tipi di Manni Editori ha pubblicato la raccolta di poesie Ultimo mare; ha curato l'antologia di scritti ed interventi di don Tonino Bello La teologia degli oppressi; ha prefato Il triangolo rosa. La memoria rimossa delle persecuzioni omosessuali, di Jean Le Bitoux.
Da Il Masaniello Nichi tra Bibbia e poesie, di Francesco Merlo ("Repubblica", 18 gennaio)
[...] Del resto a Nichi pare "comunista" anche quella poesia che scrisse all'età di 7 anni e recitò in classe, in seconda elementare. Si intitolava "Mamma". Ha continuato a fare il poeta, si è laureato in Lettere, tesi su Pasolini con Leone De Castris, ma non si prende troppo sul serio quando si esercita nel settenario giambico: "Non credere che i giorni/ dei laghi e dei pantani/ si intrighino ai ritorni / e mutino in volani / in cavallucci storni / in astri assai lontani". In realtà Vendola considera la poesia come una sua perversione e si piace soprattutto come verseggiatore di circostanza, filastroccaro senza pretese: "C'era una volta una piccola bocca che ripeteva la filastrocca di una gattina color albicocca che miagolava in una bicocca dove viveva una fata un po' tocca che raccontava la storia bislacca di una bambina che sta sulla rocca e che ripete la mia filastrocca nata un po' allocca e cresciuta barocca...". Comunismo anche questo? La sua raccolta di versi, "L'ultimo Mare", è stata entusiasticamente recensita dal Secolo d'Italia che gli ha attribuito, con la firma di Nicola Vacca, "il leopardiano pensiero poetante": "La voce della sua poesia riconsegna ai mutamenti una grande speranza". La grande speranza che Vendola propone è "una nuova maniera di ragionare e di parlare", "una rivoluzione mite e gentile", "lo spiazzamento come stile di governo", "il ribaltamento dei codici della politica non più tattica militare", "la passione come strumento per amministrare le risorse", "la centralizzazione del flusso di emozioni popolari"...