Giovedì 21 aprile - ore 21.30
Libreria Verso
Corso di Porta Ticinese, 40 - Milano
Camillo Boito
Senso
a cura e con un saggio di Clotilde Bertoni
Daniele Giglioli e Corrado Stajano
ne parlano con la curatrice
Senso è la storia di una relazione, di un tradimento, di un inganno, di una vendetta, sullo sfondo della terza guerra di indipendenza.
Racconto insolito, che andrà incontro a un altrettanto insolito destino, ripropone l’intelaiatura del melodramma ma ne snatura implicitamente i contenuti e gli effetti; dissacra le certezze morali e le illusioni sentimentali; destabilizza le attese e spiazza il lettore.
Viene a lungo trascurato dalla critica e dal pubblico: è il film di Luchino Visconti con Alida Valli e Farley Granger ad assicurargli un’inattesa notorietà, peraltro alterandone radicalmente la prospettiva storica e l’impianto drammatico.
L’analisi proposta da Clotilde Bertoni si inoltra nelle dissonanze del testo letterario, per poi metterlo in parallelo con il film, illuminandone le diverse peculiarità.
CAMILLO BOITO (1836-1914), architetto e professore dal 1860 al 1909 presso l’Accademia di Brera, attivissimo nel campo del restauro e della tutela del patrimonio artistico, esordisce come scrittore nel 1876 con la raccolta Storielle vane, seguita nel 1883 da Senso. Nuove storielle vane, racconti molto eterogenei ma sempre di grande presa.
collana La cifra nel tappeto – diretta da Remo Ceserani e Antonio Prete
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