BookPride a Milano con Gambarotta e Rollo

Da venerdì 24 a domenica 26 marzo siamo a BookPride di Milano, la fiera organizzata da Odei - Osservatorio degli editori indipendenti nello spazio Base del Mudec, in via Bergognone 32.

Vi aspettiamo allo stand H06 e ai nostri incontri!

 

 

Bruno Gambarotta presenta Non si piange sul latte macchiato. Racconti in giallo con Massimo Cirri 
Sabato ore 12 - Sala Camus


Un'estemporanea di pittura durante la sagra del maiale di San Venanzio, il concorso di poesia per San Valentino, una tavola imbandita di ravioli e innaffiata di barolo del pranzo di Natale, l'antico castello come set di uno spot televisivo, il laccato ingarbugliato mondo del cinema, Torino colma di gianduiotti fin nelle fondamenta, un condominio con portinaia e annessa mattacchiona, il cenone di Capodanno con finale a sorpresa: questi gli scenari delle otto storie gialle che tengono col fiato sospeso e fanno divertire, scritte dalla penna ironica ed elegante di Bruno Gambarotta.
Eccolo qui, l'amore dei torinesi per il “lavoro ben fatto”, fosse anche un delitto, o la magia della narrazione. 

 

Alberto Rollo e Wu Ming 2 dialogano su Io, nessuno e centomila. Scrittura del sé e scrittura del reale. Modera Lorenzo Flabbi
Sabato ore 17 - Mudec - Auditorium


Questa è una ricognizione autobiografica ed è il racconto della città che l’ha ispirata.
Si entra nella storia dagli anni Cinquanta: l’infanzia nei nuovi quartieri periferici, con le paterne “lezioni di cultura operaia”, le materne divagazioni sulla magia del lavoro sartoriale, la famiglia comunista e quella cattolica, le ascendenze lombarde e quelle leccesi, le gite in tram, le gite in moto, la morte di John F. Kennedy e quella di papa Giovanni, Rocco e i suoi fratelli, l’oratorio, il cinema, i giochi, le amicizie adolescenziali e i primi amori fra scali merci e recinti incustoditi.
E si procede con lo scatto della giovinezza, accanto l’amico maestro di vita e di visioni, sullo sfondo le grandi lotte operaie, la vitalità dei gruppi extraparlamentari, il sognante melting pot sociale di una generazione che voleva “occhi diversi”.
A questa formazione si mescola la percezione dell’oggi, il prosciugamento della città industriale, i progetti urbanistici per una Grande Milano, le trasformazioni dello skyline, il trionfo della capitale della moda e degli archistar.
Un romanzo autobiografico magistralmente scritto, lo sguardo teso della visione: la storia di una città, di una generazione.


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