Buona estate di letture

Buona estate di letture mannesche!
  

Marina Mizzau
Se mi cerchi non ci sono
Presentato al Premio Strega da Umberto Eco e Angelo Guglielmi
Vincitore del Premio Feronia

Dopo il funerale di Leonardo le due mogli, le figlie, le sorelle, il nipote, il cugino, una zia e alcuni amici si ritrovano insieme, intrecciando il ricordo di lui con barzellette e risate, conflitti e vecchie incomprensioni, equivoci e amori incerti.
Il gruppo di famiglia si riunisce nella casa dell’uomo, e poi al bar per l’aperitivo, e poi in trattoria, tra divertenti siparietti e rivelazioni e tenerezze conditi dal gusto dei protagonisti per le parole e, soprattutto, per il cibo.
Nel computer, ad ognuno di loro, Leonardo ha indirizzato una lettera in cui rievoca storie e sentimenti della vita con lui e senza di lui. Manca quella per la sua ex allieva, la voce narrante che ci accompagna nella giornata, scioglie un rebus, svela ciò che (non) è accaduto con Leonardo.
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Massimo Mila
Le opere “brutte” di Giuseppe Verdi
a cura di Tito M. Tonietti

“Intendiamoci: le opere giovanili di Verdi si debbono certamente studiare. Ma non per sognare improbabili recuperi di capolavori. Bensì per rilevare in esse, accanto alle prime affermazioni del genio, tutte le cose che il Verdi maturo non fece più: l’oziosa coniugazione di radici melodiche puramente decorative; l’inerzia di accompagnamenti stereotipati; la strumentazione bandistica; le barocche volute di strumentini che si avvolgono in pettegoli arpeggi staccati intorno alla melodia vocale. Le opere giovanili sono una miniera, no, un cimitero di procedimenti abbandonati a poco a poco attraverso l’assidua autocritica del genio. Rendersene conto vuol dire pervenire alle ragioni della sua grandezza.”
    Massimo Mila
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Claudio Giovanardi
Tutto così regolare tutto così prevedibile
Racconti

Ironia, memoria, fantasia, visionarietà: queste le parole-chiave dei racconti di Claudio Giovanardi. Il suo è un occhio disincantato, a volte sorridente, a volte meditativo, che scruta dentro e fuori di sé. I personaggi, come in una galleria, affiorano dalla vita vissuta o dalla fantasia, in un insieme di storie e di situazioni mai banali, coinvolgenti, fulminanti. Una vita che si fa specchio di tutte le vite.
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l'immaginazione 288
luglio-agosto 2015


IN COPERTINA: Gino Gini, Postal communication –  POESIA: Andrea Manzi; Laura Pugno; Irene Salvatori con una nota di Andrea Bajani; Paolo Macrì; Domenico Cipriano – NOTERELLE DI LETTURA di Anna Grazia D’Oria: Flaminien, Lambertini, Rosato, Angelucci, Pecora, Cara, Proust, Spignoli con Corsi, Fastelli e Papini – PROSA: Fabrizio Chiesura; Bruno Conte; Francesca Pilato – PER UN LIBRO: su Lorenzini, Dire il silenzio: la poesia di Andrea Zanzotto di Francesco Carbognin; su Permunian, Ultima favola e La polvere dell’infanzia e altri affanni di gioventù di Angelo Guglielmi; su Borsellino, Leopardi di Cesare Milanese; su Gallo e Poma (a cura di), “Storie della Resistenza” di Erminio Risso – IL DIVANO di Antonio Prete – POLLICE RECTO/POLLICE VERSO di Renato Barilli: “Bugaro: destini in caduta libera”; “Lagioia: un dramma di sapore elisabettiano” – IL DINOSAURO di Piero Dorfles – DIARIO IN PUBBLICO di Romano Luperini – LEGGENDO RILEGGENDO di Cesare Milanese – REFRATTARI di Filippo La Porta – CAMERA CON VISTA di Sandra Petrignani – GAMMMATICA: Andrea Raos su due poesie di Kujy Yoshitsune – A PIÈ DI PAGINA di Remo Ceserani – PER DIRITTO E PER ROVESCIO di Nico Naldini – LE ALTRE LETTERATURE: Dall’Ucraina: Anatolij Dnstrovyj; Dalla Spagna: Bernardo Atxaga. Tre domande di Filippo La Porta – PER RICORDARE: Carlo Londero, Le forme della scrittura di Giovanni Ragagnin – LE RECENSIONI e I LIBRI MANNI
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 Mai pe iabbu
I vocaboli e le espressioni intraducibili del Salento


Ogni lingua ha una diversa prospettiva per interpretare il mondo, e dunque delle parole uniche, che non esistono in nessun'altra, che non si possono tradurre direttamente.
Queste gemme fioriscono ancor di più nei dialetti, e Mai pe iabbu, se tradurre non si può, prova a raccontarne alcune del Salento.
Bbampare, iundulu, fazza Ddiu, malesciana, squariare...: di oltre 40 vocaboli ed espressioni si dà il significato, l'etimo, il modo in cui usarli, i proverbi, le citazioni.
E alcune interpretazioni personali di personaggi pubblici salentini: Alessandro Barbano, Davide Barletti, Cesko degli Après La Classe, Antonio Errico, Elisabetta Liguori, Cataldo Motta, Paolo Perrone, Antonio Prete, Livio Romano, gli Scemifreddi, Simona Toma, Edoardo Winspeare.
Se sono la semplificazione e l'omologazione a trionfare nel mondo globalizzato, allora vale il Lost in translation: bisogna perdere qualcosa per ritrovarsi.
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Paolo Comentale
Otello cane d'Aprile
Racconto per ragazzi

Una storia delicata e poetica che racconta di Otello, cane fedele e coraggioso, di un fazzoletto rosso e di un dono prezioso per due fratelli fuggiti in montagna nel tentativo di evitare la guerra. E poi, il mare ad Aprile.
Paolo Comentale parla della seconda guerra mondiale ma potrebbe riferirsi ad ogni conflitto, in qualsiasi epoca e luogo del mondo.
Il racconto è illustrato dall'autore che guida i piccoli lettori ad affrontare i temi della guerra e dell'amicizia e di un momento importante della storia del nostro Paese: la Resistenza.
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