Roma
stand E12
ore 12
Sala Smeraldo
Quarant'anni di storia del manifesto
intervengono
Corradino Mineo
coordina
Loris Campetti
ore 14
Sala Ametista
intervengono
Novella Bellucci
Andrea Cortellessa

Nel 1971 nasceva una delle esperienze politiche ed editoriali più singolari e interessanti del panorama italiano: il manifesto.

Il viaggio come conoscenza e come educazione sentimentale è il filo conduttore della storia di Giuliano, napoletano, con una famiglia d’origine ingombrante e molte difficoltà con le donne.
Durante un lungo soggiorno di studio in India, percorrendo in modo avventuroso con un gruppo di amici – indiani e occidentali – migliaia di chilometri on the road, Giuliano scopre un Paese affascinante e misterioso, incantevole e duro, dove coesistono modernità, arretratezza, e insieme la minaccia incombente di uno sviluppo troppo veloce e indiscriminato: questo mondo gli viene incontro proprio per la sua alterità, per la sua abissale distanza dal groviglio familiare da cui forse sono scaturite le difficoltà sentimentali ed erotiche.
altre novità a PLPL

a cura di Luca Archibugi
L’opera teatrale di Malerba ci pare spii, come di nascosto, la sorella: naturalmente, la sorella maggiore è la narrativa. Eppure, la spia del teatro rivela notevoli segreti, in particolare su uno dei temi centrali, quello del linguaggio.
Ciò che accomuna le pièces qui raccolte, che costituiscono la maggior parte del corpus delle opere scritte per il teatro e per la radio, è la visione chiara di come Malerba operi una doppia messa in scena: da un lato, lo scambio di parole, soltanto apparente, che informa e determina tutti i personaggi, che dialogano in modo consueto, scorrevole; dall’altro un piano sfondato in cui si mescolano lingua ed insensatezza che, elidendosi a vicenda, conducono al cospetto di un grottesco nulla abitato dagli umani, cui non rimane altro che celebrare tale cerimonia dell’assenza.

Il volume raccoglie alcune tra le voci più interessanti della scrittura italoamericana contemporanea in una brillante tessitura di accenti diversi e modulazioni narrative di singolare originalità.
Legati dal filo rosso di una discendenza quasi mitica dai progenitori italiani che osarono varcare le colonne d’Ercole, gli autori di Uè paisà re-inventano la loro identità servendosi della lente sfocata del ricordo – spesso di seconda mano –, mossi dalla necessità di ritrovare il tassello mancante nel loro mosaico identitario, di lucidare e far splendere di nuovo quella tessera opaca e magica che non consente di dirsi americani tout-court, bensì “americani di origini italiane”.
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Prima che sia peccato
L'omosessualità nella letteratura greca e latina
a cura di Piero Manni
Per i Greci antichi l’omo e l’eterosessualità avevano pari dignità culturale, in quanto la sessualità costituiva un momento della ricerca del bello, l’obiettivo prioritario della cultura greca; spesso anzi l’eterosessualità, istituzionalizzata nella famiglia, era considerata un dovere sociale per il quale il maschio era obbligato ad interrompere o almeno a diradare le sue relazioni gay, che rappresentavano invece il luogo dell’amore e del piacere.
Una normazione ancorata nella mitologia, nella filosofia e nella prassi sociale prima che nel diritto regolava i rapporti sessuali, che avvenivano sempre tra persone libere e consenzienti. Parliamo di cittadini maschi, in quanto donne e schiavi in pratica non erano portatori di diritti.
Anche gli antichi Romani furono bisessuali, e non per l’influenza della cultura greca ma ab urbe condita, con le differenze che il contesto geo-cronologico richiedeva.
Questa antologia raccoglie le testimonianze letterarie, i passi più belli, quelli più rappresentativi ed anche le volgarità goliardiche sul tema della bisessualità, prima che la morale cristiana, recependo le esigenze dell’ordine precapitalistico ne facesse un peccato, originando l’attuale discriminazione omofobica, tanto virulenta quanto irragionevole.
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Il libro raccoglie ventotto novelle poliziesche di autori dell’epoca abbasside (750-1258), ed è anche, insieme, un corso di arabo e un corso di islamistica che ci offre uno spaccato di vita quotidiana nella Baghdad medievale.
I racconti sono disposti in ordine crescente di difficoltà, testo in arabo con vocalizzazione e traduzione italiana, note grammaticali, lessicali e culturali. A fine volume, un apparato didattico e un vocabolario riepilogativo italiano-arabo e arabo-italiano.
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