novità aprile

Vito Bruno
La rinascita del pesce palla
Romanzo


Un weekend sgangherato, erotico, spiantato, terribilmente comico.
Milo, detto Billo, ultracinquantenne scrittore precario, all’alba di un caldo venerdì d’inizio estate riceve l’ennesimo rifiuto al suo trentottesimo romanzo.
Deciso a farla finita, come un attonito pesce palla sprofonda nel nulla del pomeriggio romano con l’unica aspirazione di prendere congedo dalla vita prima che sia lunedì.
Inizia così un viaggio che lo porta a ripercorrere la sua esistenza e le strade di una Roma indifferente quanto bella, con incontri imprevisti ed esperienze mai provate.
E proprio quando sta per attuare il suo piano, spinto da una sensualità eccitata al massimo grado, trova il bandolo della vita.
Vito Bruno ci trascina in un forsennato tour de force narrativo e tra vecchie puttane, amici dall’ego smisurato e bambini amati come figli, ci strappa una risata che ora suona amara, ora feroce, ora dolce e spaventata.

 

Gabriele Polo e Gianni Rinaldini
In basso a sinistra
Politica, sindacato e conflitti sociali tra globalizzazione e crisi
L'anomalia chiamata Fiom


Giovedì 3 aprile alle ore 18 Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Aldo Tortorella e gli autori presentano il libro presso la Feltrinelli di piazza Colonna a Roma.

 
Negli ultimi trent’anni il panorama politico italiano è cambiato radicalmente.
Le organizzazioni della sinistra sono state trasformate fin nella loro identità e si sono presentate disarmate di fronte alla “tempesta perfetta” creata dall’incrocio delle quattro grandi crisi che hanno segnato il passaggio dal XX al XXI secolo: la sconfitta del movimento operaio novecentesco e la crisi delle sue ideologie, il crack finanziario iniziato dagli Stati Uniti e culminato nella recessione europea, il collasso della rappresentanza politica e l’affanno della democrazia, il disagio sociale e l’aumento delle diseguaglianze.
Due testimoni privilegiati ricostruiscono le tappe e i passaggi di questa trasformazione: Rinaldini con un racconto in prima persona, e poi in dialogo con Polo. Ne viene fuori un “diario di viaggio” nella storia della sinistra, del sindacato e dei movimenti negli anni in cui la lotta di classe è stata fatta dal capitale: dall’autunno ’80 in Fiat al crollo del Muro di Berlino, dalla fine del Pci all’era berlusconiana, dalla ritirata sindacale alla precarietà del lavoro, dalla finanziarizzazione alla recessione economica.
Il bilancio è ricco di critiche, e anche di autocritiche: non per rassegnarsi, ma per ritrovare strumenti di ricostruzione.