Il confessore di Cavour di Lorenzo Greco è stato selezionato per il Premio Strega 2011.
Mercoledì 27 a Benevento vi sarà la presentazione ufficiale dei 12 candidati.
in vetrina
Nichi Vendola, Ultimo mare. Poesia
Il volume raccoglie tutte le poesie di Nichi Vendola, dal 1983 fino aI Lamento in morte di Carlo Giuliani, scritto dopo i fatti di Genova del 2001.
Questa seconda edizione è arricchita dalla prefazione di Sergio Rubini e dalla postfazione di Folco Portinari.
Scrive Rubini:
"In primo luogo la luce.
Poi le parole. Affiorano da una terra originaria, petrosa eppure limpida e sapiente, eroica oltre che capace di consolare. E a questa si lega l’impegno civile, la lotta, ardimentosa e giusta, anche a costo del sangue, che pur finalizzata al bene comune, collettivo, non dimentica il singolo, la sua unicità. Anzi, lo fa risorgere. Come a segnalare l’impossibilità di immaginare masse felici senza partire da singoli felici."
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Willy Vaira, Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non
Quindici storie di coppie unite da una vita. Tredici omosessuali, due etero. Coppie normali, consuete: l’affetto, la gelosia, le piccole incomprensioni, la passione.
Persone di varia estrazione sociale e provenienza geografica si raccontano: l’architetto e il pastore, il musicista e la vivaista, lo stilista e l’operaio, dalla grande città al paesino sperduto tra i monti o nel profondo Sud.
Sono gli eroi della contemporaneità: hanno sofferto e ancora subiscono vessazioni e prepotenze generate da un potere incolto, volgare, conformista e interessato, e hanno trovato in sé la capacità di affermare con orgoglio la propria singolarità.
Diverso sarà lei racconta con franchezza anche dell'omosessualità, ne mette in crisi alcuni luoghi comuni e ne afferma la piena naturalità, lasciando intravedere, ad una società malata del deterioramento dei diritti elementari sui quali si basa la convivenza civile, una delle possibili vie per le quali passa il progresso delle relazioni umane.
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altre novità
narrativa
Guido Conterio, Incanto e guarigione. Un apologo civile
Questo romanzo non è soltanto la storia, che comprende disastri e struggimenti, di Luno Cavaradossi, eroe precario in eterno apprendistato sentimentale, vittima designata ma non doma di protocolli sociali, miserie di naia, dispetti del corpo e dell’amore.
È soprattutto un conte philosophique, o anche fantapolitico che attinge, reinventandoli e deformandoli, ai romanzi di Buzzati e di Mann sfociando, pur senza rinunciare all’ironia, in un mix che guarda a Brecht.
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Davide Gatto, Il male minore. Racconti
Sette situazioni esistenziali sono il canovaccio di sette racconti che, in un itinerario circolare, documentano il vivere come militanza, battaglia, resistenza.
Con un invito non celato all’azione, all’impegno civile.
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Edith Dzieduszycka, Nodi sul filo. Racconti
Venti storie diverse, con un finale ad effetto, come nodi di un filo descrivono sofferti meccanismi di seduzione e conflitto. È un percorso in crescendo dove un cromatismo musicale si articola nei temi della vita quotidiana seminata di incomprensioni e solitudini che sfociano gradualmente nella rabbia, nell’ironia, nella disperazione, nella fatalità. E, alla fine, il cerchio si chiude sempre.
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Gian Maria Zapelli, Senza rammarico
Essere itineranti sul suolo, senza lasciare traccia di qualcosa che rimane, se non quella, a volte, luminosa o bagnata che viene dalle nuvole: e la poesia è lì, sospesa fra la terra e il cielo, custode di parole che diventano versi, confrontandosi con le occasioni nelle quali il gesto diventa esperienza.
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Fabio Contestabile, Spazi e tempi
Queste poesie raccontano dell’individuo calato nella realtà: quella concreta e descrivibile nello spazio e nel tempo, che però è anche sfuggente non appena lo sguardo si faccia più acuto. Si finisce in spazi inconoscibili, lungo la curvatura del tempo e la moltiplicazione delle dimensioni, in una esperienza di smarrimento. Ad accompagnare, incerto richiamo a un “altrove”, la memoria.
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Claudio Tugnoli, La tua ombra. Poesie dal confine
Sono versi che nascono dalla sofferenza e dal disincanto, si ribellano al conformismo, ad ogni prepotenza, all’oblio che cala sugli eventi umani.
Sono versi che si alimentano di filosofia, portatori di messaggi non strumentali. Come Antonia Pozzi, l’autore è convinto che la poesia ha “il compito sublime di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci romba nell’anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell’arte, così come sfociano i fiumi nella vastità celeste del mare”.
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Supplemento al n. 262 del mensile “l’immaginazione”
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