in vetrina
La fame delle donne
Romanzo
Rosa è una donna tormentata alla ricerca di sé.
Se mai è possibile scoprirsi, pacificarsi, ella trova la propria identità nella cultura millenaria della cucina appresa dalla madre.
E ritrova se stessa nella figlia che la sfugge e di lei è gelosa.
E anche nella passione verso altre donne: la vicina Tina col suo aspirapolvere infernale, Caterina geisha golosa e viziata, Edda austera, che viene dal Sud e le sue forme sono guglie.
In un ristorante da grande abbuffata della bassa Padania, le ricette napoletane di Rosa profumano di erotismo e lussuria e gli squisiti cibi, godimento e ossessione, sublimano l’amore celebrandolo come cerimonia sacra.
In un vorticoso flusso del pensiero che scorre e non s’acquieta, questa storia è il libro della vita, architettura del dolore cui fa sempre pendant un’architettura del piacere.
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Armando Balduino
Niente è per sempre
Racconti
Fra i buffi palazzeschiani e gli inetti sveviani, i protagonisti di questi racconti sono personaggi del nostro vissuto che si misurano con le azioni di ogni giorno.
L’autore attinge, per queste cronache dal reale, sia al passato e alla memoria sia all’immediato presente. Descrive un quotidiano che è straordinario nella sua semplicità: il tutto in “istilo rimesso e umilissimo”, seguendo l’esempio di Boccaccio.
Sono ventiquattro racconti di una minimale esemplarità.
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Guido Guglielmi
Una scienza del possibile
Studi su Leopardi e la modernità
a cura di Niva Lorenzini
Per Guido Guglielmi fare critica significava in primo luogo porsi in ascolto di un testo, di una voce. Quella di Leopardi, con le sue antinomie, la sua complessità, è oggetto di questo volume. La tensione di un pensiero capace di ospitare, alle soglie del Romanticismo, la vitalità della contraddizione, ne costituisce il filo conduttore.
Attraverso un percorso di lettura intenso e lucidissimo, l’autore fa emergere in piena luce il profilo del poeta filosofo che, con una “visione del vero” disperata e vitale, ha posto le premesse per l’invenzione della modernità.
Niva Lorenzini
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altre novità
narrativa
Meri Gorni
Trilogia dell’attesa
Alma, Lina, Adelma sono immagine di tante altre donne.
Il flusso del pensiero insegue i fatti reali; i disegni sono parte integrante e comunicano concretezza e insieme astrazione; l’amore assoluto e complessivo è anche lontananza, abbandono; lo scavo è nella vita, per riflettere, attendere un cambiamento, ritrovare e ritrovarsi.
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Registro delle anime
Romanzo
Dall’alto di una sua personale torre di avvistamento, un campanile-faro opera di Gustave Eiffel, uno scrittore attempato contempla, non senza ironia, a volte con cinismo, mai, però, senza partecipazione, i multiformi destini degli abitanti della città sul mare, dove è nato: destini che appaiono insieme tragici e ironici, drammatici e grotteschi, oltre che umanissimi e fiabeschi. Una galleria di personaggi straordinari prende così vita: aristocratici inglesi e ricche signore ebree, barbieri e pescatori, sarti e marinai, assassini e giornalisti spregiudicati, si alternano sullo straordinario palcoscenico della città, quasi sommersa da un mare sempre inquieto; e poi, il forte odore di salmastro, i cieli cangianti, gli oscuri e verdissimi anfratti delle pinete in cui, come in un sogno, si annidano tra gli alberi migliaia di pappagallini.
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poesia
Giulia Perroni
Tre vulcani e la neve
È labirintico il profilo di questo poema; e varia la velocità del viaggio o della quête del suo linguaggio tra blocchi prosastici di tanto in tanto condensatisi e ripide discese in cui i versi si raccorciano e piovono fitti e decelerazioni che ristabiliscono il ritmo di una prosodia nota. E mentre sulla pagina, con i riferimenti lineari ad un vissuto pubblico condiviso con sentimento partecipe, si riconoscono proprio come in una spettrografia le sfrangiature, i graffi, le protrusioni alonate di una catabasi nei domini della soggettività, di una discesa fra gli archetipi e nell’immaginario collettivi; e mentre l’intensità della luce oscilla quasi in una sorta di contrappunto musicale, lo sgorgo e lo sciorino dei versi fa affiorare quali aggregati di materia forme del contenuto ben rilevate e le sbalza consistenti, e le incide. Le fa affiorare, le lascia, le riprende, torna a lavorarle senza sosta in una continuità singultante, screziata di interruzioni.
Marcello Carlino
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Rossano Pestarino
Lune d’Honan
Tre sezioni delimitano un percorso unitario di versi che narrano e rievocano, giocano e meditano, esaminano e riordinano in un divertissement continuo in cui il lettore si sente costantemente chiamato in causa.
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Claudio Tugnoli
Gli anni riapparsi in umiltà di gloria
Poesie in dialetto budriese
Questa è una conversazione intima, ma di quell’intimità pubblica che caratterizza le conversazioni che a Budrio come in altri comuni del circondario si possono ancora ascoltare in piazza…
L’autore ci consegna in versi il gran finale di una sequenza storica nel senso antropologico del termine che vede definirsi la fase terminale del rapporto fra Città e Campagna inaugurato nella grande epoca dei Comuni.
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Supplemento al numero 267 de "l'immaginazione"