Aldo Maria Valli, Nudi e crudi

16-02-2005

La famiglia: punto di riferimento nell’era del consumismo, di Gaetano Vallini


Ogni anno vengono pubblicati numerosi testi che affrontano svariati temi legati alla famiglia, da quelle sociologici a quelli psicologici. Non mancano volumi che si presentano come manuali che ci dicono come avere una famiglia felice, come essere buoni genitori e così via. Naturalmente non tutto vale la pena di essere letto. Ma qualcosa ogni tanto si salva. Il più delle volte sono i libri che parlano del «vissuto». È il caso dell’ultimo lavoro di Aldo Maria Valli, giornalista del Tg3, che con Nudi e crudi torna a trattare un tema a lui caro e particolarmente congeniale, visti i risultati, e con un obiettivo particolare: proporre ai lettori, come recita il sottotitolo, una sorta di Corso di sopravvivenza per famiglie nell’era del consumismo. D’altra parte con moglie e sei figli al seguito, inconsapevoli co-autori del volume, di esperienza sul campo Valli ne ha a sufficienza. Ma al di là dell’accattivante sottotitolo, il libro appare più come un diario scritto da un inviato speciale nella più speciale delle realtà, la quotidianità, vista da un osservatorio che più privilegiato non potrebbe essere: quello del giornalista e del padre di famiglia. Il risultato è un libro che si legge con interesse e anche con partecipazione, nel senso che facilmente ci si ritrova in alcune delle vicende familiari narrate, dalle quali l’autore prende spunto per esporre il suo pensiero su svariati argomenti di attualità. Uno dei sentimenti più ricorrenti in Valli è quello dell’indignazione di fronte a molte delle cose che non vanno. Tuttavia non manca una buona dose di ironia nel confrontarsi con la realtà. A cominciare dallo stupore di molti suoi interlocutori nello scoprire che esistono ancora famiglie così numerose, con la moglie che sceglie «semplicemente» di fare la mamma a tempo pieno. Un diario, si diceva, che dal salotto di casa tocca i banchi di scuola, l’ufficio, la strada, la metropolitana, senza perdere mai la bussola, il riferimento più importante, la famiglia, appunto. Valli non ha certo l’intenzione di dare lezioni. Qualche consiglio, buttato lì  a mo’ di riflessione, partendo dalla propria esperienza e dallo sforzo di essere un marito e un genitore all’altezza del compito.