L'America di Carrera, tra Dylan e l'11 settembre
Successo mercoledì per l’appuntamento di InCHIOSTRO Cafè. Al centro dell’incontro la musica con Alessandro Carrera, figura di spicco della cultura italiana: poeta e narratore, critico letterario e studioso dei fenomeni culturali, e autore di alcuni lavori su Bob Dylan. Introdotta da Mauro Ferrari, direttore della casa editrice Puntoacapo, la serata ha avuto come punto di riferimento l’America: da quella del primo Dylan (con il suo fermento culturale, la nascita della cultura beat, la controcultura con la presa di coscienza dei neri e dei giovani), giù fino a quella contemporanea e, infine, a quella che il suo romanzo Skyline preannuncia con toni apocalittici. Si tratta di un romanzo “post 11 settembre”, quasi una storia di fantascienza di un’America dominata da un potere oscuro, sfuggente e nascosto, su cui incombe la catastrofe che arriva imponendo una rinascita molto difficile. Alessandro Carrera è attualmente professore di Italian Studies alla University of Houston, in Texas e collaboratore di Puntoacapo Editrice, per cui dirige la collana di saggistica Crinali. Nato a Lodi nel 1954, si è laureato in Filosofia teoretica all’Università degli studi di Milano, con Carlo Sini, con una tesi sul rapporto tra testo e musica in Arnold Schönberg. Per alcuni anni ha lavorato come insegnante, musicista, critico musicale e traduttore presso case editrici. Nel 1987 si è trasferito negli Stati Uniti come Lettore d’Italiano del Ministero per gli Affari Esteri. Ha insegnato Letteratura italiana dapprima alla University of Houston, poi alla McMaster University of Hamilton, in Canada, e dal 1994 al 2001 alla New York University, collaborando inoltre come organizzatore di eventi culturali con il Console Generale di Houston e con gli Istituti italiani di Cultura di Toronto e New York. Dal settembre del 2001, allo scadere del suo mandato ministeriale, è stato assunto dalla University of Houston come direttore del programma di italiano. Carrera ha pubblicato studi di filosofia, letteratura e musica sia classica che popolare. È autore di raccolte di poesie, racconti, romanzi e scritti giornalistici. Nel 1993 è stato tra i vincitori del Premio Montale. Nel 1998 ha vinto il premio Loria per il racconto e nel 2006 il premio Bertolucci per la critica letteraria. Il suo romanzo breve La vita meravigliosa dei laureati in lettere è stato per settimane nella lista dei bestsellers e ha avuto sette edizioni. Ha tradotto Graham Greene per i Meridiani Mondadori e Bob Dylan per le edizioni Feltrinelli. Anche ieri la musica è stata nuovamente protagonista in biblioteca con la Marcello Chiaraluce Band. Lo spettacolo realizzato grazie alla collaborazione con il SEA (Servizio Emergenza Anziani) Novese, al cui aiuto sono stati destinati i fondi raccolti. La Marcello Chiaraluce Band ha presentato un consolidato spettacolo acustico in cui vengono proposti brani originali e cover rock riarrangiate con citazioni dalla musica classica al jazz, passando per il tango argentino e la musica popolare, senza perdere il piglio rock tipico della band. La diversa estrazione musicale dei musicisti ha permesso inoltre che questa mescolanza di stili approdi ad un sound fresco e originale che cattura l’interesse anche dell’ascoltatore più smaliziato. Un ulteriore punto forte dell’esibizione è l’ironia e l’irriverenza del front-man che insieme ai suoi compagni di viaggio riesce a creare spontanee e coinvolgenti situazioni di ilarità.