L'avvocato nelle nebbie del profondo Nord
In 120 pagine Angelo Ricci, di professione avvocato, raccoglie una manciata di storie. «Legate a personaggi diversi – dice Ricci, nato e cresciuto in Lomellina e residente a San Giorgio – ma sono storie che hanno due punti in comune. Il primo è che sono tutte ambientate nella pianura padana e i personaggi si muovono in questo contesto e territorio. La seconda riguarda l’approccio dei personaggi, quasi banale, ai casi della vita, che si lasciano vivere, più che vivere, e fanno i conti con questo legame con la materialità e l’assenza di progettualità nelle loro azioni. Sono convinto da sempre che chi scrive è padre ma anche figlio di quello che scrive, e che ad un certo punto siano i personaggi stessi a dire quello che vogliono dire o fare». Una passione per la scrittura nata in lui da tanto tempo, parallelamente al suo lavoro di avvocato. Ricci si è trovato, in questo lavoro, alle prese con un romanzo, ambientato nel nord profondo della nebbia e dei paesi incastonati tra risaie, vissuto però attraverso la lente del romanzo e dei personaggi che ne fanno parte. Un amore per la scrittura che passa soprattutto attraverso quello per la lettura «Ho sempre letto molto, convinto che per imparare a scrivere bisogna leggere moltissimo, dai ritmi febbrili di Dostoevskij alla follia linguistica di Henry Miller.»