Antonella Fiore, Amorincorso

01-12-2012

Un'ironica educazione sentimentale

Nomen omen dicevano i romani e nel caso di Fiamma D’amore è proprio vero.
Fiamma D’Amore è la protagonista di Amorincorso (Manni Editore), romanzo d’esordio di Antonella Fiore.
Il destino di Fiamma è segnato dall’amore per un uomo, un amore che segna la sua vita e la porta a dividere la sua esistenza in tre momenti precisi e distinti, Prima, Durante e Dopo questo grande amore.
Un uomo il cui destino in questa storia è segnato già nel suo nome, Mercurio. La divinità classica che appare e scompare per cambiare la vita della mortale a cui concede il suo amore.
Amorincorso è, anche, l’educazione sentimentale di una ragazza di provincia.
Una collezione di storie e uomini che dal compagno di banco, più carino di Baglioni, accompagnano Fiamma fino alla grande storia della sua vita, all’Amore che cambierà tutto e la porterà a soffrire, a impazzire, a vivere una nuova esistenza segnata dal dolore e dalla mancanza.
E sono sempre gli uomini a segnare anche il periodo dopo la rottura con Mercurio. Uomini in cui Fiamma vede la possibilità di riprendere in mano la sua vita, di migliorare nuovamente la sua condizione, di innamorarsi di nuovo. Ma che finiranno per deludere ulteriormente la protagonista.
Amorincorso (bisognerebbe domandare all’autrice se la citazione di Baglioni nel titolo è voluta) è anche il racconto della vita di una single 40enne nella provincia meridionale, nella provincia in cui il matrimonio e solo il matrimonio ti concede uno status difficilmente raggiungibile altrimenti.
Il romanzo della Fiore offre, inoltre, uno spaccata sulla scuola italiana, sul precariato che colpisce i docenti, sempre alla ricerca di una supplenza, dopo una vita di studi e sacrifici.
L’autrice teorizza, inoltre, la relazione tra la posizione del cassetto in sala professori, il giorno di riposo e la disciplina, più o meno presente, della classe a cui è assegnato il docente.
Antonella Fiore riesce a rendere piacevole la lettura del suo romanzo d’esordio, non rendendo mai troppo melensa o patetica la storia dell’amore e del dolore di Fiamma e ci riesce con l’ironia nello scrivere e con una galleria di personaggi che restano nella memoria di chi leggerà Amorincorso.