Una scrittura prodotta nella nostra terra, capace di raccontare gli spazi più diversi dalla fredda,composta “civile” Danimarca ,alla Sardegna con i suoi monti austeri e le sue acque trasparenti ,e che, solo indirettamente, ma con precisione ed affetto, sfiora l’identità del nostro territorio: è la scrittura di cui si serve Antonietta Langiu nel suo ultimo libro, edito ,come al solito dall’editore Piero Manni Lungo il sentiero, in silenzio. E’ un diario di vita che risistema ricordi di viaggi, di incontri con grandi personaggi ,ma soprattutto con uomini e donne di ricca e intensa umanità. Da tanti anni Antonietta Langiu vive nelle Marche, a S.Elpidio a mare, ma la sua scrittura guidata soprattutto dalle ragioni del cuore, ogni volta realizza una sorta di ritorno ai luoghi della sua nascita e della sua adolescenza ,in quella Sardegna che,nelle sue pagine ,perde i connotati meramente geografici e diventa lo sfondo sentimentale per tutta una vita. Ma come abbiamo detto anche le Marche assumono, soprattutto in questo libro, un proprio ruolo,quello, forte e importante, di protettivo spazio dell’accoglienza. Tanti sono coloro che la sorte o la necessità hanno condotto in queste terre e per moltissimi di loro l’occasione si è trasformata nel riconoscimento di un vero e proprio approdo e questo testo fatto di memoria, ma anche di ricerca di appartenenza , ci spiega anche forse una delle ragioni per cui le Marche finiscono per svolgere la funzione di spazio di ospitalità: perché la sua molteplicità che ad una lettura più profonda equivale ad una sua ricchezza di identità, permette al viaggiatore, al pellegrino, al turista , ma soprattutto a chi compie in modo consapevole un proprio itinerario esistenziale, un facile gioco di rimandi, di comparazioni, di somiglianze. E’ in questa terra di tante culture, di tanta varietà paesaggistica ,che ciascuno può ritrovare tracce di ciò che ha lasciato alle spalle, persino quell’insularità,che è uno dei temi del testo, che non è soltanto fisica ,ma che è, soprattutto, interiore e mentale. Il libro ci rivela questo ma anche tanti altri percorsi e segreti: amori, passioni, vendette, sogni privati e collettivi e ,quasi a contrastare l’esuberanza del materiale narrativo,ad esprimere il tutto, ci sono parole asciutte, scarne, pulite, ridotte all’osso, come ciottoli levigati dalle onde ,come tutto ciò che ha a che fare con il lavoro incessante del tempo, alla fine, nudo ed essenziale.