Antonio Bimbo, Dove nascono i sogni

29-07-2005

I sogni di Bimbo

Sospesi nel tempo: così capita di sentirsi in viaggio. Finché dura, siamo fuori dal nostro mondo e dall’intreccio risaputo delle sue storie. Una condizione in cui altri mondi e altre storie sembrano diventare possibili… E’ il tema dell’ultimo libro di Antonio Bimbo, Dove nascono i sogni, (Manni editori). L’intero romanzo è una metafora sulla permanenza dell’Amore e del Sogno. Su come questa coppia misteriosa sfidi la fugacità delle cose nel mondo e riveli la presenza di una realtà profonda e trasversale, degna di essere ricercata e assaporata, al di là dei segni apparenti e dei luoghi comuni. Una realtà in cui è possibile ritrovare il senso e il valore di un prima e di un dopo.
Verso sera un treno parte e si lascia alle spalle le luci del giorno. Un uomo e una donna s’incontrano. Una scintilla scocca tra loro e gli permette di comunicare al di là delle parole e del tempo. Così lui le racconta una storia. Quella di un marinaio sbarcato su un’isola lontana. L’isola dove vive Ioanna, dagli occhi neri e oltremodo limpidi, dono del mare a chi si nutre di lui. L’amore unisce il marinaio e Ioanna e gli fa vivere giorni d’intensa passione, dove realtà e sogno si legano assieme come il mare e la sua isola. Un giorno però lui sente l’impulso a partire, si strappa da lei e ritorna verso il suo paese.
Il marinaio vive momenti di grande inquietudine interiore. Cambia città e cambia vita. Ma un sogno ricorrente che lo catapulta nel mistero di un antico tempio, gli riapre la frattura da cui emerge il desiderio di ritornare nella sua isola.
Molte cose si succederanno nella vita del marinaio, prima, di Giovanni, poi, di Sara, ancora dopo, e delle persone che si uniranno a loro. Un filo sottile, capace di varcare le soglie del tempo e dello spazio, li unisce e li differenzia, e, come le mattonelle di un puzzle, dovranno ricomporsi per svelare il mistero del luogo dove nascono i sogni.