A Finibusterrae si può solo essere: con un pensiero che si muove tra terra e mare, tra un bisogno bruciante di Itaca e l’ansia di un altro viaggio, tra un confine reale e uno sconfinamento immaginario, un rifugio e un miraggio, dentro una storia che per vizio o virtù gli uomini di Finibusterrae trasformano sempre in leggenda da raccontare ai forestieri, ma soprattutto a se stessi...
Antonio Errico, Finibusterrae
A Finibusterrae si può solo essere: con un pensiero che si muove tra terra e mare, tra un bisogno bruciante di Itaca e l’ansia di un altro viaggio, tra un confine reale e uno sconfinamento immaginario, un rifugio e un miraggio, dentro una storia che per vizio o virtù gli uomini di Finibusterrae trasformano sempre in leggenda da raccontare ai forestieri, ma soprattutto a se stessi...