L'ultima notte dell'imperatore, intervista ad Antonio Errico di Giuliana Scardino
Questo romanzo è un viaggio, quello di un imperatore, che analizza il proprio percorso di vita, desideroso di "perdersi nel bosco per poi ritrovarsi".
Uno stupor mundi che alla fine vuole stupire un'altra volta il mondo e ancor più se stesso attraverso un riconoscere sé come persona autentica, superando quell'immagine, quel ruolo nel quale lo aveva costretto il Medioevo ("Io sono stato spesso la statua di me stesso"). Federico II è stato un personaggio estremamente complesso, un uomo capace di avvicinare Oriente e Occidente, di gestire difficili rapporti con una Chiesa potentissima, amante dei libri e delle donne. Quella del bosco è una metafora, Federico vuole essere solo, cerca la neve per incontrare se stesso senza mediazioni; la neve che rallenta il passo e quasi lo fa sprofondare fino a raggiungere il punto focale di sé.