Se su Internet trionfa il privato, di Renato Faben
Data per assodata la penetrazione di massa del Web, i fatti dimostrano che le profezie sulle sue potenzialità partecipative, affondavano su «radici mitico- ideologiche». Alla crisi della democrazia partecipativa, e all’inesorabile declino di movimenti, con ideali critico- revisionisti dello status quo, non è corrisposta una tangibile alternativa “dal basso” con le relazioni in Rete. Come sottolinea Carlo Formenti in Se questa è democrazia (Manni, 174 pagine, 17 euro), Internet è piuttosto un laboratorio per rivendicazioni di diritti individuali, che manifestano più una privatizzazione della sfera pubblica che una politicizzazione di quella privata. Le pulsioni anarco-libertarie, trovano, invece, appeal in neo-populismi, anche di sinistra (Grillo e Di Pietro), o in derive tv, come nel caso di Vladimir Luxuria al reality show l’Isola dei famosi.