Il disincanto del Web, di Sandro Modeo
Scritti tra 2004 e 2008, i saggi raccolti da Carlo Formenti in Se questa è democrazia sono stazioni di avvicinamento al suo libro teorico più recente (Cybersoviet, Raffaello Cortina). Vi si prefigurano, infatti, le due virate-chiave di uno spietato disincanto: quella sull'illusorietà di un mondo online "intrinsecametne anarchico" e più democratico, in breve invece coloniozzato da governi e imprese del mondo offline; e quella su "una fine del politico" che ha visto deragliare il nuovo impegno civile in cyber-populismo (vedi Grillo).
E' un disincanto che singoli saggi, tra le faglie del libro, declinano in tagli visionari: quello su Matrix, per esempio, inquadra nella tonalità psicotica del film (e della poetica di Phlip Dick, che ne è l'alimento) un correlato non del "tramonto della storia", ma delle "aspettative che nutrivamo nei suoi confronti". Cadute le allucinazioni ideologiche, è il mondo stesso ad avere sempre più i tratti dell'allucinazione.