Gli oggetti trasparenti, di Sergio Rotino
Carlo Franzini propone con Liberi tutti (Manni, pp. 95, euro 11), una raccolta poetica in cui si apprezza il dettato piano, levigato. La ricerca cioè di raccontare gli oggetti e gli esseri umani non attraverso le punte di asprezza, ma tramite la loro trasparenza. Per questo, crediamo, Andrea Battistini in quarta di copertina definisce l’insieme delle poesie di Franzini prossime alla compostezza dell’haiku giapponese. Eppure dietro questa misura nel dire si fa largo anche qualcosa di simile al sorriso ironico, al constatare che così vanno le cose, così agiscono le persone, perché non vi è altro modo. Osiamo allora dire con l’autore che «Il testo è una/stratificazione di significati, di cui/quello superficiale deve essere/comunque intelligibile». Solo così il poeta può attraversare la lingua di tutti noi.