Il fascino di Roma in una pubblicazione firmata Manni, di Dino Levante
Roma città aperta, ma anche Roma «città futura» (come si chiamava una delle prime radio libere negli anni Settanta), mai così al centro dell’attenzione dei mass media non solo nazionali. E proprio alla capitale è dedicato il recente volume, in libreria da alcuni giorni, di Carmine Fotia, giornalista formatosi a “il manifesto”, a lungo direttore di Radio Italia e attuale vicedirettore dei Tg di «La 7».
Il titolo è, appunto, Roma città futura. Come si è trasformata la capitale d’Italia. Un libro d’attualità socio-politica ma che rientra nella collaudata serie di successo rappresentata dalle raccolte di interviste, come questa rivolte ad alcuni protagonisti della vita di Roma, con il preciso intendimento di capire come sta cambiando il volto della città eterna.
La domanda è sempre uguale: può una città passare in poco più di un decennio da simbolo di tutti i mali di un paese a esempio da imitare? Com’è che la capitale ha rovesciato la sua immagine da «ladrona» a «modello ideale»? Chi sono i protagonisti di questa svolta? Oppure, come dicono i più critici, si tratta solo d’immagine, di una gigantesca operazione di consenso mediatico, guidata da un sindaco che i media li conosce e li sa usare?
Roma città futura racconta la metamorfosi della città attraverso interviste ad alcuni degli interpreti della sua vita pubblica: Walter Weltroni (sindaco da molti indicato come futuro leader del centrosinistra), Gianni Alemanno (ministro candidato sindaco di An), Paolo Mieli, Goffredo Bettini (presidente Auditorium), Giancarlo D’Alessandro (assessore ai Lavori Pubblici), Lionello Cosentino (capogruppo Ds), Silvio Di Francia (coordinatore maggioranza capitolina), Andrea Mondello (presidente Camera di Commercio), Giuseppe Roma (direttore del Censis), don Guerino di Tora (direttore della Caritas romana), Sandro Medici (presidente della X Circoscrizione, già direttore de “il manifesto”), Roberto Giacchetti (stretto collaboratore di Francesco Rutelli), Luca Odevan (vicecapo del gabinetto Veltroni). L’autore ha scritto già diversi saggi d’interesse, vi ha inserito, inoltre, un’inchiesta sulle nuove baraccopoli della periferia romana.
Attraverso numeri, storie e testimonianze dirette, questo libro rappresenta un’indagine in presa diretta nel fuoco di una durissima campagna elettorale, un viaggio per capire se davvero Roma è quel che appare: un laboratorio politico-amministrativo nel quale si costruisce il futuro dell’Italia.