Che canti!

21-12-2007

Guevara nei pensieri dei cantautori, di Andrea Conti

Sono tanti gli artisti della scena musicale italiana che sono o erano legati al pensiero di Ernesto Che Guevara. Più che la connotazione politica quello che unisce i Nomadi, Roy Paci, Paolo Pietrangeli, Raf, Skiantos e Roberto Vecchioni (alcuni degli artisti intervistati nel libro) è un sentimento di solidarietà ad un rivoluzionario che ha portato avanti ideali dei quali forse è rimasto vittima alla fine della sua esistenza. Questo e tanto altro è “Che canti! Il mito di Ernesto Guevara nella musica”, il libro del critico musicale Dario Salvatori, scritto a quattro mani con Paola De Simone.
Dopo un'introduzione non proprio efficacissima, leggermente confusionaria, che percorre le tappe dell'esistenza del comandante argentino, comincia la carrellata di interviste. Gradevoli, scorrevoli e ricche di curiosità. Come ad esempio Raf che confessa di aver sempre amato la figura del Che tanto che poi ha deciso di sposarsi a Cuba: "Volevo fosse un matrimonio senza riflettori, senza fotografi non invitati, e Cuba era una meta che si prestava a tutte le mie esigenze di quel periodo (...) Abbiamo avuto l'opportunità di approfondire le nostre conoscenze su Cuba e sulla sua storia recente. Così tornato in Italia ho scritto Jamas, che non è solo un inno al Che, anzi forse non lo è affatto".
Non poteva mancare il Prof. Vecchioni che rivela quale sia il rapporto tra Guevara e i suoi ragazzi: "Quando ne parliamo lo facciamo in modo corretto, se ne avessi parlato all'epoca, invece, non sarebbe stato così, il tempo misura tante cose, le livella, come dice Totò, e le muta. Allora sarei stato esageratamente fan, tifoso, forse avrei un po' esagerato nel descriverglielo".
Infine tra le curiosità che emergono nel libro il fatto che un gruppo come i Nomadi non abbia mai composto una canzone dedicata al Che. "Eppure i loro fan approdano sotto il palco portando con sè le immagini del mito argentino, come se tra i due beniamini ci fosse un effettivo legame", così dice l'introduzione dell'intervista fatta a Beppe Carletti che conferma: "Cantiamo ogni tanto Hasta Siempre, la canzone che hanno scritto per lui a Cuba, ma non abbiamo mai composto canzoni per Che Guevara".