La stanza di Garibaldi: saga tra Macerata e Bruxelles, di Mauro Montali
È in tutte le librerie maceratesi La stanza di Garibaldi, libro scritto dalla professoressa romana Claudia Patuzzi. Che però ha antenati maceratesi che vivevano all’inizio del secolo scorso nell’ex Albergo della pace, dove Giuseppe Garibaldi soggiornò per 15 giorni nel 1849. Ebbene il libro, che si svolge tra Bruxelles e la nostra città, prende proprio lo spunto dalla “stanza” del generale.
Il volume è scritto sotto forma di corrispondenza tra il vecchio zio, Ghislain Baltahasar, e la nipotina italiana (“la fatina”). È una sorta di saga familiare che attraversa tutto Il secolo breve per dirla con lo storico inglese Eric Hobsbawm. È un libro avvincente e scritto in modo originale e comunque di “alto” profilo letterario. Probabilmente concorrerà al prestigioso premio Strega.
«Questo romanzo familiare –scrive Dacia Maraini nella postfazione– è un atto di fiducia gloriosa nella memoria, non tanto turbinoso fiocco di neve quanto "rete distesa" che raccoglie i pesci del pensiero, ne fa nutrimento per il presente e, dopo averli affumicati e distesi fra foglie profumate, li conserva come prezioso cibo per il futuro».