Il filo riannodato, di Edoarda Masi
Per le edizioni Manni di Lecce è uscita una raccolta di versi, A compimento di Cristina Alziati, che sembra sfidare la distanza che oggi corre fra le diverse generazioni – apparentemente irrecuperabile e in ogni caso ben più profonda di quella consueta fra padri e figli. Se, come osserva Luca Lenzini nella introduzione al volumetto, i “numi tutelari” dell’autrice sono forse Hölderlin e Fortini, è pure presente l’eredità di Benjamin e di Brecht. Nomi che bastano ad accennare dove si collochi questa poesia, fra l’Illuminismo estremo e il XX secolo. Poesia densa, sostenuta da un pensiero forte, e perciò forse non gradita ai coetanei postmoderni dell’autrice, e tanto più gradita a chi riconosce in lei un’erede del secolo maledetto eppure nobilissimo; fra i più giovani, a chi non vuole tagliato il rapporto con l’alta tradizione alternativa e con la voce che guarda le cose in faccia e dice.
Sono versi sofferti e “non riconciliati”; riflettono ora su minuti eventi quotidiani ora sulla storia dentro cui siamo, collegano gli uni all’altra; in ogni caso, evocano a ogni passo una prospettiva di tragedia e, ad un tempo, un’ostinazione nella resistenza. Anche in questo assai lontani dal blabla sui cosiddetti “valori” (perduti, in crisi, da riaffermare) che nei media, nei convegni, nelle infinite chiacchiere accompagna la debolezza di una casta intellettuale e politica che ha perduto ogni identità e ogni forza. Qui siamo invece ricondotti al “doverosissimo comunismo”: una concezione della libertà che cresce sulla radice della morale kantiana, oggi ripudiata nel ritorno a un volgare utilitarismo individualistico. (Dal pantano qualcuno crede uscire sottomettendosi a falsi dei, a pseudo-misticismi, o all’imperio di questa o quella chiesa).
Oltre la possibile disperazione di questo tempo, Cristina Alziati crede nella funzione della scrittura, vi si impegna in un duro lavoro, una continua ostinata ricerca. Riannoda il filo della continuità nella contestazione, mentre ci restituisce la gioia della lettura.