La decadenza di Berlusconi diventa un libro. Firmato da Dario Stefàno, di Andrea Signorelli
Che la decadenza di Berlusconi potesse diventare un libro, un instant book, era ampiamente prevedibile visto che si è trattato di uno degli eventi politici salienti di questo 2013. Meno prevedibile era chi potesse decidersi a scrivere un lavoro del genere: non Marco Travaglio, che di libri sul Cavaliere ne ha scritti a decine, non un Sallusti o un Belpietro, in strenua difesa dell’incostutizionalità, o almeno non retroattività, della Legge Severino. O magari per ribadire il concetto per cui un leader che viene votato da “milioni di italiani” diventa per questa stessa ragione al di sopra della legge. Nessuno di questi, bensì Dario Stefàno.
Senatore eletto tra le fila di Sel, sconosciuto ai più, ha assunto un ruolo di primo piano nel momento in cui si è trovato catapultato sulle prime pagine di tutti i giornali in quanto presidente di quella giunta per le immunità e le elezioni che ha votato per la decadenza di Berlusconi, innescando il processo che ha poi portato al giorno del fatidico voto in Senato. Con sprezzo di ciò che opportuno e dotato invece di una buona dose di opportunismo, Stefàno ha deciso di scrivere il suo libro: “La decadenza”.
Titolo quanto mai originale per un libro, che si trova anche già in vendita sugli shop online, che come sottotitolo recita: “Il caso Berlusconi tra atti ufficiali, retroscena e manovre“. Tutto ciò che è successo dal giorno della condanna fino al voto delle 17.43 del 27 novembre raccontato da una prospettiva decisamente vantaggiosa. Quali siano le doti narrative di Stefàno non è (ancora) dato sapere, visto che il libro ben pochi l’hanno già letto.
Quello che invece è facile immaginare è che si è cercato di dare al tutto una buona dose di pathos: la corsa contro il tempo, la macchina del Cavaliere che si mette in moto, le mille difficoltà, i rinvii, le sedute drammatiche. Così recità infatti la quarta di copertina: “Applicare la Severino nell’affaire Berlusconi rischia di trasformarsi da procedura d’ufficio in impresa impossibile. L’apparato giuridico, mediatico e politico del Cavaliere si mette in moto per provare a contrapporsi alla procedura con richieste di rinvio, ricorsi e istanze per annullare la decisione finale della Giunta e per ottenere la ricusazione dei componenti, fino a minacciare una crisi di governo“.
Una suspense che nemmeno il Codice Da Vinci, che viene ribadita in copertina: “Dall’osservatorio privilegiato del palcoscenico più rovente, e con la prospettiva del dietro le quinte, Dario Stefano, presidente della Giunta, ricostruisce in prima persona e attraverso un’ampia documentazione tutta la vicenda, come in un reportage, svelando i retroscena, gli imprevisti, l’assalto dei media, le pressioni della politica“. Il libro sarà in vendita tra un paio di giorni.